Come promesso e come ogni buon Cottager deve fare, pubblico alcune foto dell’ultimo weekend londinese che da molti punti di vista è stato assolutamente memorabile, senza considerare che pur essendo ottobre sembrava un’estate romana (30 gradi, tavoli all’aperto, la gente che faceva il bagno nelle fontane dei parchi…incredibile davvero).
Il Sabato è stato dedicato alla trasferta di Barnet, ultima fermata a Nord della Northern Line per Barnet FC-Northampton Town.
A parte l’emozione di vedere la fine dei binari della tube Barnet è un posto delizioso: un piccolo paese di campagna costruito attorno ad una collina pieno di verde e di belle casette inglesi. Arriviamo verso l’ora di pranzo, beviamo una pinta al Red Lion tra diversi tifosi ospiti (è straordinario quanto seguito possa avere una squadra di League Two).
Underhill è a pochi minuti a piedi dalla fermata della metropolitana attorniato da casette in fila su due lati e da un grande parco con campi da calcio e da cricket sugli altri due.
Ci avviciniamo allo stadio e vediamo un piccolo chiosco che vende gadget e programmi, The Village Shop, gestito da un gentile signore che pare sia una specie di leggenda da queste parti. E’ il ministro degli esteri del Barnet, colui che tiene i rapporti con i tifosi della squadra in giro per il Mondo. Scambiamo due chiacchiere colpiti dalla sua maglia (arancione come il Barnet) ma con lo stemma dell’Ivrea calcio. Ci racconta che hanno una lunga storia di amicizia con l’Ivrea che proverò ad indagare in futuro.
Ci invita anche ad andare a bere un drink nella club house del Barnet, The Pav, che altro non è che il Pavillion del campo di cricket dietro alla tribuna sud dello stadio. Un posto incantevole specie in una giornata estiva come questa.
Lo stadio è fantastico: 2.500 persone, con due tribune con sedie e due terraces decisamente caratteristiche.
L’atmosfera è quella che ti aspetti da un posto come questo: calda, accogliente ma seria e professionale. Penso che molte squadre della nostra serie A non abbiano una simile organizzazione.
Abbiamo comprato due biglietti (a 20 sterline l’uno) nella Main Stand a due passi dalle mogli dei giocatori e dai posti riservati ai Directors dei due club. Lo stadio è quasi pieno con diverse centinaia di tifosi ospiti.
Alla fine ha vinto il Northampton 2-1 segnando al 90’ dopo una partita in cui il Barnet ha sbagliato una mezza dozzina di chiarissime occasioni da goal, ma penso che in fondo questo sia quello che ti aspetti da una partita di League Two. Accanto a noi in metropolitana c’era un signore anziano, con la sciarpa del Barnet che incrociandoci allo stadio un paio d’ore dopo ci ha salutato molto gentilmente…senza parole.
Leggendo il programma, la prima sorpresa: l’allenatore del Barnet altri non è che Mr. Lawrie Sanchez che tutti noi ben ricordiamo (senza troppi rimpianti per la verità).
La seconda sorpresa è che il campo da gioco è in discesa! Ne avevo sentito parlare ma non immaginavo fosse COSI’ in discesa, si vede chiaramente a occhio nudo. Credo che questo contribuisca a rendere Underhill un posto un po’ speciale. Vi consiglio davvero una visita.
Finita la partita, rientro in città per goderci un po’ della serata londinese: cena giapponese e un po’ di musica live. Difficile annoiarsi a Londra
La domenica mattina partiamo presto e decidiamo di noleggiare due biciclette (forse avete visto le colonnine di noleggio in centro città sponsorizzate da Barclay’s), andiamo da Regent’s Park al Craven Cottage lungo il fiume godendoci la giornata meravigliosa. Sfortunatamente per restituire la bicicletta dobbiamo rientrare a Sloane Square che per le nostre gambe è una vera mazzata…
Comunque, giusto il tempo di farci una siesta di una mezz’ora a Bishop’s Park nel grande prato alle spalle della Putney End, prima di incontrare Giancarlo aka forzaalghero col figlio (il più giovane dei cottagers italiani…a 7 anni è già stato al Cottage due volte, quando si dice la fortuna di avere un papà super) e un amico.
Rimandiamo le chiacchiere a dopo la partita impazienti come siamo di entrare al Cottage.
Del Cottage ormai non so più cosa dire, se non è il posto più bello del mondo poco ci manca. L’ho già scritto tempo fa ma per me è davvero un posto speciale e quando entri, guardi il fiume, il Cottage in lontananza le squadre che entrano per due ore tutto ti sembra perfetto, così meravigliosamente lontano dalle tediose scocciature di tutti i giorni.
La partita davvero si commenta da sola. 6-0 al QPR, tre goal di un super AJ e lo stadio caldo come da tempo non lo sentivo. Fantastico e davvero felici di aver assistito a questo spettacolo.
Chiudiamo il pomeriggio con la meravigliosa compagnia di Giancarlo, Davide e Eugenio al Rocket bevendo una pinta e chiacchierando di calcio, delle nostre passioni e di tutto il resto. La cosa fantastica, per cui davvero li ringrazio, è che dopo dieci minuti sembrava fossimo amici da sempre.
Sarà lo spirito Cottager…Cheers Mate.
