In termini di football experience, Crystal Palace vs. Fulham è stata una delle più belle partite che abbia mai visto dal vivo. Cinque gol, splendidi quelli di Kasami e Sidwell, qualche magia di Dimitar Berbatov (una gioia per gli occhi vedere giocare il bulgaro senza il filtro di uno schermo foss'anche al plasma) un gara giocata viso aperto, ma soprattutto uno stadio e un ambiente che racchiude tutta la passione e la tradizione del calcio inglese. I tifosi del Fulham in casa sono sempre compassati, quasi avessero timore di minare l'aulica atmosfera del Cottage, ma in trasferta mandano gli elementi più caldi, riempiono il settore ospiti e cantano dall'inizio alla fine (va detto comunque che una vittoria per 4-1 aiuta a trovare il morale).
Philippe Senderos / He scores when he wants e Oh Lord / Shakir Khan i più gettonati, anche se "copiati" da altre tifoserie.
Ma mi hanno colpito molto anche i tifosi del Palace. Nonostante una squadra inconsistente con tutti giocatori di Seconda Divisione, a parte Chamakh (assente) e il portiere argentino Julian Speroni, hanno cantato e ballato dall'inizio alla fine, con entusiasmo sudamericano, realizzando il pieno l'esortazione dello speaker: be loud, be proud, be Palace.
I tifosi delle Eagles hanno dunque riscaldato quello che è uno stadio gioiello del calcio inglese.
Non per niente lo ha ideato Archiblad Leitch, lo stesso architetto del Cottage, di Highbury e di Villa Park. L'elegante Whitehorse Lane Stand, con i suoi executive boxes, ricorda infatti la vecchia Clock End di Highbury. . .
. . .mentre la maestosa Holmesdale End è molto simile alla Holte End del Villa Park.
Anche Teo e gli altri Italian Gooners apprezzano questo stadio e questa atmosfera.
Il Palace, poi, è l'unica squadra inglese che ha le majorettes, e credo che sarete d'accordo con me sul fatto che è una tradizione assolutamente rispettabile, da preservare e se possibile da imitare.
La partita non ha avuto storia perchè, come detto, il Palace è stato - è - inconsistente, anche se un gol di testa del difensore Mariappa lo aveva sorprendentemente portato in vantaggio contro un Fulham bloccato dalla paura.
Ma i Cottagers hanno trovato il pareggio nel finale di tempo con un lob al volo incrociato di Kasami che merita la nomination come goal of the season, e quella magia li ha come risvegliati e stimolati a produrre il tipo di calcio che si può fare quando si hanno giocatori come Parker, Sidwell (sorprendente per me che al Villa non l'ho mai considerato) a far legna, e, in avanti, Ruiz, Berbatov e Kasami a supportare Bent.
Quando è in giornata, e ieri lo era, Berbatov è un giocatore con pochi rivali. Per non farsi togliere l'aria dai difensori (anche se con il Palace questo rischio non sussiste) si posiziona venti metri dietro Bent che fa la punta centrale alla Inzaghi (a me non piace ma i gol parlano per lui), e fa quello che vuole: passaggi al volo, d'esterno, tiki-taka, tagli, verticalizzazioni, e gol quando gli viene voglia.
In tutto questo, il gol all'incrocio di Sidwell, il gol di testa del bulgaro e il gol in sforbiciata di Philippe Senderos sono stati una logica conseguenza della supremazia di una squadra che dovrebbe essere molto più in alto in classifica.
L'impressione è che ieri un'inversione di tendenza ci sia stata, la squadra è stata organizzata e volitiva e io per questo ho fatto i complimenti a Jol, ma bisognerà aspettare appuntamenti più probanti di questo con il povero Palace.
Questo, però, è stato un perfect day per il Fulham.
